sabato 4 marzo 2017

Orgoglio dei genitori e privacy dei figli

La privacy dei bambini è un argomento che sta a cuore a molti di noi. In Germania, per sensibilizzare al problema, è stata aperta su Facebook, nell’ottobre del 2015, una pagina, “Little Miss&Mister”, in cui vengono pubblicate foto rubate da profili, soprattutto da quelli di genitori così orgogliosi dei propri figli da mantenere queste foto accessibili a tutti. Sono stati proprio questi genitori, indignati per aver visto su una pagina pubblica le proprie foto private, a protestare, al punto da far chiudere la pagina. Nonostante le proteste e le segnalazioni, la pagina è stata riaperta e al momento conta circa 215 persone a cui piace.

Scopo di questa pagina è far aprire gli occhi ai genitori che postano su Facebook le immagini dei propri pargoli in tutte le situazioni possibili e immaginabili (basti pensare alla foto principale di “Little Miss&Mister”, che ritrae una bambina molto piccola intenta a mettersi il rossetto).

La pagina Facebook tedesca "Little Miss&Mister"

Dal punto di vista legislativo, la tutela della privacy del minore è considerata fondamentale, in particolare in caso di pubblicazione delle immagini da parte dei giornalisti e di pubblicazione a scopo illecito o denigratorio della reputazione del minore in questione, come nel caso della pedopornografia. Si possono consultare, a tal proposito, il testo della Convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, quello della Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali, la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea, il Codice della privacy, la Costituzione e i codici civile, amministrativo e penale. Inoltre, il Garante della Privacy ha dichiarato che il minore deve essere tutelato in ogni momento della sua vita quotidiana.

Tutto ciò sta ad indicare che, per quanto i genitori abbiano la tutela del minore e possano evitare di chiedere il suo esplicito consenso ogni volta che pubblicano una foto o un video che lo ritrae, dovrebbero quantomeno rispettare la sua privacy.


Partendo comunque dal presupposto che ognuno può fare ciò che meglio crede, ricordo che Facebook è un social network e che il diario al suo interno è pubblico o visibile a molte persone, non sempre benintenzionate; lasciare una foto o un video del proprio figlio disponibile a tutti significa mettere il bambino in pericolo e danneggiare la sua privacy. Sebbene sia meglio non postare affatto questo genere di immagini o almeno nascondere il volto del bimbo perché le immagini in questione possono essere utilizzate in modo non appropriato, bisognerebbe avere l’accortezza di mettere dei filtri alla condivisione di ciò che si pubblica e renderlo visibile a meno persone possibili, fidate e conosciute. Capisco l’orgoglio dei genitori, ma suggerirei di preferire altri metodi di raccolta dei momenti salienti e non della vita del proprio figlio, magari la creazione del caro, vecchio album di ricordi, da tirare fuori all’occorrenza. 

Neifile

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