La privacy dei bambini è un argomento che sta a cuore a
molti di noi. In Germania, per sensibilizzare al problema, è stata aperta su
Facebook, nell’ottobre del 2015, una pagina, “Little Miss&Mister”, in cui
vengono pubblicate foto rubate da profili, soprattutto da quelli di genitori così
orgogliosi dei propri figli da mantenere queste foto accessibili a tutti. Sono
stati proprio questi genitori, indignati per aver visto su una pagina pubblica
le proprie foto private, a protestare, al punto da far chiudere la pagina.
Nonostante le proteste e le segnalazioni, la pagina è stata riaperta e al
momento conta circa 215 persone a cui piace.
Scopo di questa pagina è far aprire gli occhi ai genitori
che postano su Facebook le immagini dei propri pargoli in tutte le situazioni
possibili e immaginabili (basti pensare alla foto principale di “Little
Miss&Mister”, che ritrae una bambina molto piccola intenta a mettersi il
rossetto).
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La pagina Facebook tedesca "Little Miss&Mister" |
Dal punto di vista legislativo, la tutela della privacy del
minore è considerata fondamentale, in particolare in caso di pubblicazione
delle immagini da parte dei giornalisti e di pubblicazione a scopo illecito o
denigratorio della reputazione del minore in questione, come nel caso della
pedopornografia. Si possono consultare, a tal proposito, il testo della
Convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, quello
della Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle
libertà fondamentali, la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea, il
Codice della privacy, la Costituzione e i codici civile, amministrativo e
penale. Inoltre, il Garante della Privacy ha dichiarato che il minore deve
essere tutelato in ogni momento della sua vita quotidiana.
Tutto ciò sta ad indicare che, per quanto i genitori abbiano
la tutela del minore e possano evitare di chiedere il suo esplicito consenso
ogni volta che pubblicano una foto o un video che lo ritrae, dovrebbero
quantomeno rispettare la sua privacy.
Partendo comunque dal presupposto che ognuno può fare ciò
che meglio crede, ricordo che Facebook è un social network e che il diario al
suo interno è pubblico o visibile a molte persone, non sempre benintenzionate;
lasciare una foto o un video del proprio figlio disponibile a tutti significa
mettere il bambino in pericolo e danneggiare la sua privacy. Sebbene sia meglio
non postare affatto questo genere di immagini o almeno nascondere il volto del
bimbo perché le immagini in questione possono essere utilizzate in modo non
appropriato, bisognerebbe avere l’accortezza di mettere dei filtri alla
condivisione di ciò che si pubblica e renderlo visibile a meno persone
possibili, fidate e conosciute. Capisco l’orgoglio dei genitori, ma suggerirei
di preferire altri metodi di raccolta dei momenti salienti e non della vita del
proprio figlio, magari la creazione del caro, vecchio album di ricordi, da
tirare fuori all’occorrenza.
Neifile
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