martedì 4 ottobre 2016

A proposito di videogiochi - Repetita iuvant

Come è già capitato altre volte nei post dedicati al mondo videoludico, mi avete più volte visto mettere le mani avanti su quelle che sono le problematiche reali che sarebbe ipocrisia negare su questo argomento.

Nello scrivere lo scorso episodio di questa serie, ho pensato un momento a come i genitori vedono i loro figli rapportarsi ai videogiochi, e di fronte alle lunghe e frequenti sessioni di gioco a cui si sottopongono i più giovani, spesso gli adulti ritengono che questi ragazzi stiano sprecando il loro tempo.

È innegabile che, a questo proposito, ci siano degli eccessi, degli abusi da parte dei giocatori, per quanto riguarda i tempi e i modi adottati per dedicarsi a questo passatempo, e tali eccessi rappresentano il punto di contrasto più delicato in questo dibattito.

E dunque, voglio ripartire facendo alcune considerazioni, forse un po' moralistiche ma doverose, in merito alla capacità che un ragazzino dovrebbe avere di gestire il proprio tempo anche in relazione ai suoi doveri e ai suoi compiti, ma anche e soprattutto al rapporto da mantenere con i suoi simili e con i propri cari.

Non si può negare infatti che i videogiochi, spesso, PIACCIONO TROPPO ai loro utenti.


Questo non sarebbe in sé per sé un problema. In fondo, di manie se ne possono avere tante, e poi, come si dice, ciascuno è a suo modo, e finché una nostra mania non mette a repentaglio l'integrità e l'incolumità propria o altrui, il problema non dovrebbe esistere.

Tuttavia, il sospetto talvolta fondato di molti osteggiatori del gaming è che un rapporto troppo stretto con i videogiochi causi molto spesso una regressione culturale e psicologica nelle nuove generazioni.

E purtroppo, a dimostrazione di questa teoria, è sufficiente andare a leggere i commenti sotto a un qualsiasi video di YouTube che parli di videogiochi per trovare discorsi dalla dubbia integrità morale e/o grammaticale usciti dalla tastiera di qualche videogiocatore in età adolescenziale.

Questo clima che aleggia in questo mondo già di per sé incomprensibile ai più non fa che peggiorare tutti i luoghi comuni a cui sono sottoposti i videogiochi, i quali sono ritenuti colpevoli di traviare le nuove generazioni rendendoli in qualche modo violenti, maleducati e ignoranti.

Quello che bisogna dire è che videogiocare fa sentire una persona importante, forte, almeno quando vince. Mettersi in gioco è sempre un'esperienza positiva in fondo.

Il rischio però, che spesso si traduce in realtà, è che chi gioca tenda purtroppo a mettere il piacere prima del dovere, trascurando così il proprio rendimento scolastico.

Inoltre, la frustrazione di cui soffre un giocatore che non riesce a vincere può talvolta incattivire quest'ultimo dopo una numerosa serie di sessioni di gioco. Anche se dopo un po' un giocatore poco esperto migliora il proprio stile di gioco rendendo meno frequenti le sconfitte, la negatività accumulata durante il gioco può sedimentarsi nel suo animo, rendendo meno pacifico il suo atteggiamento nei confronti degli altri.

La soluzione a questa situazione, a mio avviso, dovrebbe essere una maggiore attenzione da parte degli adulti alla vita dei figli. Ho già enumerato, nel primo capitolo di questa rubrica, alcuni consigli utili che possano dare delle basi per un "videoludere" più sano, e qui vi ripropongo alcuni consigli essenziali che già proposi allora:

- è innanzitutto fondamentale accordare con i propri figli un tempo limite in cui giocare, e comunque non prima di aver finito i compiti;

- i videogiochi possono generare grande entusiasmo ma anche grande rabbia nei suoi utenti. È dunque importante, senza voler frenare a tutti i costi l'entusiasmo di chi si sta divertendo, insegnare ai propri ragazzi a gestire la loro emotività durante ogni sessione di gioco, nel rispetto di una necessaria quiete domestica;

- un aiuto essenziale da non dimenticare va dato sulla necessità di non confondere il gioco con la realtà, o perlomeno a far sì che i nostri giovani non arrivino a preferire la realtà del videogioco al mondo reale vero e proprio, incoraggiandoli dunque a mantenere vivo il contatto con il mondo fuori di casa;

- senza preoccuparsi più di tanto della propria Eincapacità come giocatori, nulla vieta ai genitori di giocare insieme ai propri figli ogni tanto. Se saranno un minimo ricettivi, apprezzeranno il tentativo di avvicinarvi al piccolo mondo che tanto amano, aprendo uno spiraglio verso il mondo reale qualora quello videoludico iniziasse ad avere il sopravvento nella loro mente. Questo, però, a patto che il genitore si avvicini al gioco con un atteggiamento rispettoso, senza far capire che sta giocando controvoglia o dando l'idea di ritenere il gioco che si ha di fronte come qualcosa di categoricamente stupido; per un giovane il videogioco può essere un terreno sacro, comunque ricco di passione ed emozioni, e l'umiltà è un requisito fondamentale per avvicinarsi a questo terreno come ospite e non come intruso.

Concludo questo discorso con un video dei "Quei due sul server", che si ricollega al video che postai agli inizi di questa rubrica e che di fatto si ricollega proprio al video che postai allora, che offre ulteriori consigli utili sia per i giocatori che per i non giocatori su come affrontare i rischi legati all'abuso di questa forma di intrattenimento così particolare.

E le domande con cui vi lascio oggi sono le seguenti: cosa stiamo facendo per rendere il videogioco un medium sicuro? La soluzione drastica dell'astensione dal gioco o addirittura il sequestro degli strumenti con cui si gioca sono una soluzione? È possibile andare incontro alla necessità dei genitori di fare un corretto uso di questi strumenti e a quella dei figli di intrattenersi liberamente? E per chiudere, io ho affrontato le.tematiche riguardanti l'utilizzo del tempo con i videogiochi che non deve sottrarre tempo al rendimento scolastico e alla formazione dei ragazzi nonché i malumori e le ripercussioni negative nella psiche dei giocatori giovani che possono verificarsi mentre si gioca. Ci sono secondo voi altre conseguenze oggettive di un videoludere sbagliato che meritano di essere toccate?

Discutiamone nei commenti.

see ya
rising dark sun

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