venerdì 30 settembre 2016

Contraccezione: un piccolo lusso?

Il 26 settembre è stata celebrata la Giornata Mondiale della Contraccezione. Nonostante siano stati pubblicati diversi articoli a riguardo, eravamo tutti così presi dal Fertility Day (o Fertility Fake, come è stato ribattezzato sui social)  che non abbiamo dato peso all’evento.

E non ci siamo accorti nemmeno che, due mesi fa, il Governo ha deciso di spostare i pochi contraccettivi orali rimasti nella fascia A, quella che garantisce la gratuità del farmaco, in quanto acquistati e distribuiti dal Servizio Sanitario Nazionale, alla fascia C, quella che indica che il paziente deve pagare tutto il farmaco di tasca propria. Questo perché moltissime altre pillole erano già in fascia C, quindi per eliminare la disomogeneità nella distribuzione e vendita dei farmaci di questa categoria e non favorire nessuno le hanno riclassificate tutte in quest’ultima fascia.

Ora, i farmaci in questione sono molto economici, il loro prezzo va dai 3 ai 5 euro a confezione, ma pensiamo alle persone meno abbienti: cosa preferiranno comprare, un medicinale o del cibo? Queste persone, oltre a esporsi al rischio di gravidanze indesiderate, potrebbero non avere la possibilità di curare disturbi che vengono trattati con cicli ormonali, come la policistosi ovarica.
Inoltre questo intervento mina ancora di più la libertà di decidere se si vuole avere un figlio o meno, garantita dalla legge 405/75, la quale promuoveva la gratuità della contraccezione e dell’accesso ai consultori.


Certo, esistono anche altri metodi contraccettivi, ma sono tutti in fascia C. Senza contare che gli italiani non usano abbastanza questi metodi sicuri: il 17,5% delle donne ricorre alla pratica del coito interrotto, il 4,2% ai metodi naturali e il 3,1% alla buona sorte o ad altri rimedi.  La pillola viene presa solo dal 16,2%, un dato fra i più bassi d’Europa. L’utilizzo dei contraccettivi è particolarmente basso nel Sud Italia.

Quindi ci si chiede: perché il Servizio Sanitario Nazionale e il Governo non promuovono più la contraccezione? La maternità sarà una scelta obbligata, dato che anche l’aborto non è sempre garantito a causa dell’eccessivo numero di obiettori di coscienza? Ci faranno pagare anche quest’ultimo, prima o poi? Ma soprattutto: perché la Giornata della Contraccezione e questo intervento non sono stati annunciati come il Fertility Day?


Stiamo tornando indietro di decenni: tutte le battaglie condotte per la scelta di essere madre o meno sono piano piano ridiscusse e cancellate. Temo che  in futuro alzeranno i prezzi dei contraccettivi in modo tale che il loro uso diventerà un piccolo lusso. Con il rischio di tante, troppe gravidanze indesiderate.

Neifile

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